Sfortunatamente, l’incompetenza cervicale (IC) viene comunemente diagnosticata a seguito di almeno una perdita neonatale nel secondo trimestre di gravidanza.
Ad oggi, non ci sono test diagnostici capaci di individuare con certezza la presenza di questa patologia nelle donne prima di una gravidanza; i metodi che sono stati proposti nel tempo (es. dilatatore di Hegar, il catetere di Foley ecc.) non sono stati infatti validati da rigorosi studi scientifici.
Processo diagnostico dell’IC
La diagnosi dell’incompetenza cervicale (IC) si basa generalmente sulla combinazione dei seguenti fattori di analisi:
- studio della storia personale e familiare della donna (anamnesi);
- esclusione delle cause complementari che possono aver portato al parto prematuro (es. infezioni, traumi etc.);
- esame ispettivo (es. ecografia di secondo livello) che possa verificare la presenza di anomalie uterine o vistosi pregressi traumi ostetrici e/o chirurgici (es. lacerazioni etc.);
- osservazione delle modificazioni del collo nelle gravidanze successive(es. cervicometria);
- definizione della probabilità di presenza di IC in ogni singolo caso di parto pretermine.
L’analisi incrociata di questi fattori aiuta ad individuare i casi di IC, discernendoli da quelli non riconducibili a tale patologia. La maggior parte delle perdite che si verificano nel secondo trimestre, infatti, non sono causati da IC ma da infezioni o infiammazioni, emorragie o iperdistensioni uterine, che non si ripresentano in maniera ricorrente nelle gravidanze successive.
A fini di una efficace prevenzione nelle donne identificate come a rischio di parto pretermine, è pertanto estremamente importante riuscire ad individuare i casi di reale IC ed intervenire sugli stessi in maniera puntuale e tempestiva.
Quando viene diagnosticata l’IC?
La letteratura, suggerisce la diagnosi di IC per le donne che:
- hanno avuto minimo due perdite consecutive nel secondo trimestre di gravidanza o almeno 3 parti prematuri (<34 settimana) e una perdita e per le quali altre cause di parto pretermine siano state escluse (es. infezioni, parto pretermine, parto gemellare o multiplo etc.).
- hanno avuto almeno una perdita a causa di parto pretermine e, in gravidanza, presentano una cervice di lunghezza pari o inferiore ai 25mm o altre evidenti modifiche al collo dell’utero prima della 24 settimana.
Fonti principali:
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- Poppiti R., “Parto pretermine nelle gravidanze complicate: nuove strategie diagnostiche e terapeutiche”, Facoltà di Medicina e Chirurgia Dipartimento di Pediatria, Università degli studi di Napoli Federico II, Anno 2011.
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